No, non è una il panorama di una tela vedutista veneziana, ma semplicemente quello che si vede dalla riva destra del lago, quello di Louvain la Neuve.
I palazzi sono edifici dell'università, e poi c'è il campanile, tutti costruti di argilla, di cui questa terra è ricca. Pazienza se il paese ha assunto un aria un po' mesta, perchè tutto ha un colore rosso ocra che ricorda cock town, e lasciamo passare pure il campanile che ha la forma caratteristica goticheggiante del nord Europa, Mordor-Style; vedendo questa oasi naturale non posso che essere contento diesser venuto qui, ragazzo di provincia in un'altra provincia.
Nel deserto urbanistico contemporaneo, Louvain la Neuve rappresenta una felice eccezione.
Certo all'inizio del proprio soggiorno, si percepisce l'artificialità del luogo, il che è un po' inquietante, quasi si tratti di una città controllata da un gruppo di adepti, mentyre studenti anonimi vi si addentrano, ignari del loro destino; una versione estesa ad un'intera città de "I Fiumi di Porpora" (con Jean Reno).
E invece, al di là di sinistri presagi iniziali, poi ci si abitua a questi palazzi uguali uno all'altro, allo stradario fintamente medievale e spontaneo, nel quale le vie curvano continuamente e perdersi è d'obbligo, ad una bellezza mediocre, che forse noi italiani più di altri colpisce.
Anzi, si apprezzano i molti servizi e le altrettante comodità che il posto offre e si comprende che Louvain non è altro che un campus a cielo aperto, funzionale a tale scopo.
L'isola in mezzo al lago |
Ecco, quindi, l'urbanistica accorta, tanto avveduta, e torniamo al lago, da capire che una buona esistenza necessita di un'armonia tra artificiale e naturale, tra i banchi e la natura, i libri e l'aria aperta.
Una amica si ferma al lago tutte le sere prima di rincasare, io ci sono andato spesso a passeggiare. E' ricaricante vedere le quercie e gli abeti e i faggi e i lecci pure, anche quelli ci sono, mediterranei, e le piante palustri, il biodolo anch'esso a gruppi presente e gli animali: oche, anatre e germani, folaghe americane, aironi cenerini, e una coppia, elegante, di cigni bianchi.
Lungo lago, con piantagioni di Biodolo in primo piano |
Paperi, che se mi beccavano ne toccavano |
Germani o anatre germanate (buone in umido) |