27 gennaio 2013 Inizia il nuovo erasmus. Il secondo, il ritorno, la vendetta chiamatelo come volete, ma sappiate che, anche l'erasmus, suona sempre due volte!
Nuovo erasmus, nuovo alloggio nuovi coinquilini!
Ecco l'alloggio, parliamone, o meglio ridiamone. Perché non solo noi crediamo che il Nord Europa sia migliore del sud, ma in realtà tutto il mondo è paese; non solo crediamo che le università migliori siano quassù ed invece ce le abbiamo anche noi; ma anche, crediamo che i migliori servizi per alloggi studenteschi siano in Europa del Nord. Bene, io ne usufruisco.
Il mio nuovo alloggio é centralissimo, quarto piano (sottotetto), riscaldamento autonomo (nel senso che si regola direttamente col tempo atmosferico, e qui adesso.....è freddo), vicino a tutto, è centralissimo.
Talmente vicino alla strada che le macchine sembra passino in casa, come in quei palazzi di Genova che sono a pochi centinaia di metri dai cavalvia autostradali che gli passano di sopra.
Talmente vicino alla stazione dei treni che questi passano al di sotto del palazzo, un'opera di ingegneria mirabile certo, che non ha tenuto ben conto degli effetti sulla staticità dell'edificio.
Caso incredibile della vita, mi sono reso conto che la mia regolarità intestinale è veramente come quella di un treno, del nord Europa. Appena entro nel bagno inizio ad avvertire quel rombo sordo, che in Italia è sinonimo di terremoto (è forse per questo che mi sento a disagio in questa topaia), succeduto da un tremitio prolungato della porta della toilettes come se una banda di belgi ubriachi stesse entrando in casa o addirittura forzando la maniglia (aprirebbero a loro rischio, ma almeno qualcosa li fermerebbe). Non vi dico l'orario, ma quel tremitio ormai riconoscibile al mio orecchio da, ahimé, autoferrotenviere, è il diretto per Namur. N'amore! n'amore!
Senza considerare che la mattina, io, abituato al canto degli uccellini che si posano sul fico accanto alla mia finestra al paese mio, adesso mi sveglio coll'avanzare dei treni che partono da lln alla prime luci dell'alba.
Per la prima volta in vita mia abito in centro città. "Che figata! Che figata! Ah ah ah" (cliccate)
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