Fare yoga rilassa e anche gli studenti ne hanno bisogno. Certo non è facile abbandonare tutte le cure quotidiane se nella stanza accanto c'è lady Gaga che canta "Applause" ad un volume che sarebbe insopportabile anche per un operaio addetto al martello pneumatico, e l'istruttrice che urla per incoraggiare i suoi adepti.
Noi, invece, noi manteniamo la calma, e cerchiamo di comprendere quello che il nostro Maestro, non è un istruttore, ci dice in maniera sommessa tanto che il nostro sguardo è rivolto sempre ai compagni, per capire la posizione giusta.
Petit cobra. O mio dio si riparte. Con i polpastrelli puntati in terra e il busto leggermente alzato, il mio cobra sembra più un geco che cerca di rialzarsi dopo essere caduto dal soffitto, piuttosto che un
serpente velenoso.
Ma comunque non c'è spazio per pensare, Il Maestro ha già sentenziato Chien tete en bas. E qui vi voglio. La posizione del cane, scomoda. Una specie di trapezio che trapezio non è perché la schiena non è parallela al pavimento, ma obliqua (per capire questa ironia è necessario ricordarsi la geometria della scuola....quella media ahahaha!).
Mentre Il Maestro continua a condurci sulle strada del Nirvana cercando di attivare tutti i nostri chakra, succede una cosa stranissima. Sudo. Sudooo. Ma lo yoga non era.... quell'attività impalpabile, eterea che mettendoti in contatto con le tue energie era in grado di farti passare ad altri mondi, altri luoghi - altri laghi - altri universi - universi, e che riusciva anche a farti alzare ad terra come se un soffione tiepido, non un gayser certo, ti soffiasse sotto al sedere. E invece no; lo yoga come tutte le attività umane è fatica! A yoga si suda. Non come a aerobica, non come a zumba, ma si suda.
"Io rido in faccia allo yoga" |
Naturalmente fanno rabbia certi scempi alla comodità, offese ai culi pesi. Ma io ho la risposta o erano due ninja o erano dei contorsionisti fuggiti dal circo Orfei!
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