Il piatto forte di questi giorni è stato una roba che non potete nemmeno immaginare, perchè d'altronde se c'è una cosa in cui qui sono bravi è l'INNOVAZIONE.
In tutti campi sanno innovare, forse
perchè non hanno una storia lunga alle spalle o definita e grandiosa come la
nostra, forse hanno semplicemente una visione più lungimirante, forse hanno
solo un po' di pazienza: impegnarsi oggi per goderne domani. Fatto sta che anche in
ambito culinario, ce danno dentro, abbestia (scusate il gerghismo giovanile).
Dito introspettivo di Marianna "Mo vedi che sti cosi so' boni per davvero"....io frattanto cercavo di comprendere ciò che il ragazzo ci diceva... |
E così in una pausa pranzo fredda e buia
per le nuvole e il vento, io e Marianna (l'idea era sua) addentrandoci in
Grande Place, a louvain trovammo lo stand tanto ricercato dove, dove trovammo dei giovani alquanto strani, che il veganesimo o altre idee sul cibo, quelle che ci hanno proposto, avevano resi un po' emaciati, effetto accentuato forse dai loro abiti, vecchi e chissà, di seconda meno, di un certo gusto anni ottanta, che soltanto i maglioni dei padri non più usati possono ancora sbandierare.
Il foglio delle istrtuzioni ci diceva in un francese stringato e combattivo quanto ciò che avremmo ingurgitato sarebbe stato nutriente e sanoi e sostenibile e equo e .....
Faceva schifo, chairamente, e non per i vermi, povere larvucce grinzose, ma perchè la torta salata era poco saporita...
Non contenti, abbiamo preso pure il Brownie, alla larve!
Se tutte le larve devono avere quell'aspetto lì indifeso probabilmente diventerò vegano! |
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