Il sito di Marcinelle, oggi ristrutturato e divenuto patrimonio dell'Unesco, vuole essere, nell'idea dei progettisti, un luogo di riflessione sul tema della migrazione.
La storia di questo luogo è strettamente legata alle difficoltà gli europei si trovarono a dover fronteggiare dopo la seconda guerra mondiale, fra i quali gli italiani.
L'Italia non avrebbe avuto la capacità di rialzarsi senza i fondi del piano Marshall, e nell'immediato dopo guerra l'emergenza lavoro era evidente, come anche lo scontento sociale.
Proprio per alleggerire questa situazione, l'Italia firmò nel 1946 un protocollo con il Belgio per facilitare l'entrata dei nostri connazionali in quel paese a fini lavorativi. Gli italiani furono incentivati ad andare, e i Belgi incentivati ad accoglierli visto che essi si rifiutavano di lavorare nelle miniere, mansione troppo umile e pericolosa, ma allo stesso tempo avevano bisogno del carbone per dare combustibile alla loro ricostruzione.
Fin qui tutto assai normale. Senonché gli italiani che partivano erano spesso ingannati, poiché gli era spiegato che in Belgio avrebbero avuto vitto e alloggio per loro e la famiglia e che il lavoro era ben pagato e che gli orari non erano massacranti.
Quando queste persone invece arrivavano si trovavano di fronte alla desolazione. All'inizio tutti, ma altri per degli anni, furono costretti ad abitare in container di lamiera che erano gli stessi che usarono i soldati nella guerra. Solo con molta fatica riuscivano a costruirsi le case "couronne" come le chiamano qui, piccole e in mattoncini, tipiche case degli operai; naturalmente tutte costruite nei dintorni della miniera e dunque esposte ai fumi, alle polveri (il sito di Marcinelle è in mezzo all'abitato del paese omonimo).
Non so se notate.....I container erano in lamiera e dentro vi erano delle brande appese alle pareti. Quella era la residenza di più operai e delle loro famiglie. |
Marcinelle quindi ha a che fare con la migrazione. Essa, come molte altre realtà, è il simbolo dell'avidità dell'uomo che s'approfitta di chi ha fame per costringerlo a condizioni assolutamente sfavorevoli, dandogli in cambio poco; e inoltre è rappresentazione della superbia umana, che pretende di non garantire a degli stranieri i medesimi diritti che garantirebbe ai connazionali, proprio in virtù della loro origine differente.
Credo che questa pagina, sperando che la leggiate, possa offrire uno spunto di riflessione sull'attualità e le idee che ciascuno ha su di essa.
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