Lancillotto Invidioso (come se non ne avesse già vissute abbastanza, le pauvre) |
(E' inutile dire che lo spettacolo è dei migliori, considerando che l'aria "acqua e sapone" degli uomini belgi allontana il rischio truzzaggine che nelle stesse sale si respira in Italia: qui sono prestanti, e basta).
Naturalmente, dietro questo sfoggio di fasce muscolari proterve e aggettanti, si nasconde un lato oscuro, quello della fatica e dei tentativi, dei rimorsi per non avercela fatta, e delle figurette sempre dietro l'angolo di fronte a compagni di sala sempre pronti a sorridere.
A: La bellezza di cui sei circondato non è abbatsanza? B: No. Non lo è. |
E così anche io ho iniziato, modestamente, si intende, a frequentare quel luogo. E visto che io vedo quello che vi accade ve lo racconterò. Ed anche lo sento.
Non occorre consultare la mappa del centro sportivo per trovare la sala. Essa si fa riconoscere. Seguendo il lungo corridoio illuminato a neon, a poco a poco il rumore dei propri passi viene meno e si sentono come degli schiocchi, e poi dei veri clangori. I clangori delle rotelle di ferro che cadono. E poi i tonfi dei manubri lasciati cadere sotto il loro peso, come corpi morti cadono.
E' in fondo al corridoio. A destra. (E non è il bagno).
In fondo a destra. E' là. |
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